Nelle ultime settimane si è aperto un dibattito pubblico circa la possibilità di esternalizzare alcuni servizi alla persona del Comune di Montecchio, in particolare facendo uso di una fondazione. I problemi di copertura dei servizi vengono da lontano e dipendono da una scarsa lungimiranza delle ultime amministrazioni (che non hanno bilanciato adeguatamente i servizi all’aumento della popolazione che si è avuto negli ultimi anni), dai tagli del governo Berlusconi-Bossi e del governo Monti, dal blocco del turn over (che non permette di rimpiazzare i dipendenti che vanno in pensione) e dal patto di stabilità. Tra tutti, i servizi che soffrono di ciò sono i servizi all’infanzia, perché molti dei nuovi cittadini sono giovani coppie, e i servizi agli anziani, per l’aumento del numero degli stessi.
La proposta del Sindaco Colli è quella di creare una fondazione mista pubblico-privato, anche se non è ancora chiaro chi saranno i privati, che gestisca i servizi agli anziani. L’idea è piaciuta molto alla consigliera Montanari (PDL) che ha di fatto proposto di mettere nella fondazione anche i servizi per l’infanzia.
La nostra proposta è invece quella di gestire i servizi anziani attraverso l’ASP (Azienda per i Servizi alla Persona) “Sartori” di cui il Comune di Montecchio è già socio e che già gestisce servizi affini. In conseguenza di ciò dovrebbe essere possibile tenere i servizi infanzia "in house", ovvero gestiti direttamente dal comune. Inoltre, pensiamo che i posti debbano essere dati prioritariamente ai residenti a Montecchio perché non ha senso che nei nostri asili ci siano bambini residenti nei comuni limitrofi e che contestualmente le famiglie montecchiesi debbano iscrivere i propri figli in altri comuni. Va altresì detto che date che è in aumento il numero di potenziali frequentati il nido o la materna, l’amministrazione dovrebbe valutare la possibilità di estendere il proprio servizio o di creare le condizioni per avviare le procedure di richiesta al Ministero di apertura di una nuova sezione di scuola statale di infanzia.
I vantaggi nostra proposta sono chiari: i servizi infanzia e quelli anziani sarebbero garantiti agli attuali livelli e rimarrebbero sotto gestione pubblica, quindi meglio indirizzabili e controllabili. Tutto ciò senza ulteriori costi.
Al contrario, la proposta del Sindaco (appoggiata da PD, PDL e Lega Nord) non risolve la carenza di posti né migliora il servizio né permette maggiormente l'ingresso di ulteriori fondi. Inoltre si creerebbe una struttura in più che sarebbe inutile per fare un'inutile esternalizzazione, inutilmente costosa. In ultimo, con l’utilizzo della fondazione viene fortemente sminuito se non del tutto eliminato il ruolo di controllo e indirizzo che spetta al consiglio comunale.
Come dimostriamo per l'ennesima volta, le accuse che ci vengono mosse di ideologismo o ottusità sono pretestuose e servono solo a coprire il fatto che nessuno dei fautori della fondazione riesce a smentire i nostri argomenti.
Noi pensiamo che i beni comuni vadano collocati fuori commercio (fuori dalla logica del profitto privato) al fine di soddisfare i diritti fondamentali della persona, costituzionalmente garantiti, secondo i principii di eguaglianza e solidarietà anche nell'interesse delle generazioni future. Su questa nostra idea costruiamo proposte concrete di governo locale degli stessi.