"Esci partito dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada" Majakovskij

Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Circolo "Lucio Libertini" Montecchio Emilia
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23 marzo 2009

Sullo stato della crisi a Montecchio

Il Circolo di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea di Montecchio Emilia esprime forte preoccupazione per la situazione socio-economica che si sta determinando, a causa della crisi, anche nel nostro paese così come dimostrano i dati diffusi dalla CGIL che già ad inizio 2009 segnalava la presenza sul distretto di circa 1.200 lavoratori interessati da Cassa integrazione ordinaria e di almeno 600 precari non riconfermati e quindi scoperti da ammortizzatori sociali.

Molte aziende di Montecchio (su tutte SBC, BIGLIARDI, CIAM, UNIDECK, DIECI, FASMA) hanno già avviato la cassa integrazione e molte altre potrebbero farlo nel breve periodo mettendo così in gravi difficoltà economiche sia i lavoratori espulsi dal mondo del lavoro (e cioè a reddito zero) perché interinali o a tempo determinato sia quelli che, in cassa integrazione, vedranno ridursi anche del 40% lo stipendio (dovendo vivere con 600-700 euro al mese).

Rifondazione Comunista ritiene che la cassa integrazione sia da applicare solo quando effettivamente indispensabile, il più possibile "spalmata" e a rotazione tra i lavoratori, in modo da minimizzare, per quanto possibile, le ricadute economiche sui lavoratori stessi. L'utilizzo della cassa integrazione va poi abbinato ad un fattibile piano industriale di rilancio economico-produttivo.

Le istituzioni pubbliche, a partire dal Comune, devono mettere a disposizione tutti gli strumenti diretti ed indiretti atti ad alleviare lo stato di crisi che già ora, ma ancora di più in futuro, colpisce molti lavoratori.

Stigmatizziamo dunque l'atteggiamento di quelle aziende, presenti anche sul territorio montecchiese (es. Dieci) che non seguono questi criteri e manteniamo l'attenzione anche sulla situazione degli apprendisti di CIAM e Unidek, che rischiano di rimanere fuori dagli ammortizzatori sociali.

Come Circolo di Montecchio Emilia del Partito della Rifondazione Comunista ci accingiamo a presentare in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno che impegni la Giunta a riaprire i tavoli di trattativa tra le controparti e farsi garante di tali indicazioni.

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