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Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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21 luglio 2009

Commento al Consiglio Comunale del 17 luglio 2009

di Giorgia Riccò, capogruppo PRC-SE in Consiglio Comunale

Il primo dei nostri punti all’ordine del giorno nella seduta consigliare del 17 luglio, era l’interrogazione in merito alla situazione della sezione nido della scuola infanzia.L’assessore all’istruzione Andrea Costi risponde alla nostra richiesta di politiche di intervento, a fronte delle esigenze delle numerose famiglie che rimarranno escluse dal servizio per mancanza di posti disponibili, dichiarando che l’amministrazione sta esplorando possibili soluzioni per rispondere a due necessità prioritarie:
  1. Ampliare e potenziare, compatibilmente con le risorse disponibili e con le norme vigenti, il servizio del nido d’infanzia comunale; la Giunta sta valutando la fattibilità di un ampliamento degli spazi, e delle sezioni del Nido ed eventualmente della Scuola dell’Infanzia;
  2. Rispondere in tempi brevi alle necessità immediate delle famiglie in lista d’attesa al Nido, con varie possibilità:
  1. Attivazione di un servizio di educatore famigliare (tre bambini presso l’abitazione di una delle famiglie beneficiarie del servizio);

  2. Attivazione di un servizio di educatore domiciliare (cinque bambini per sezione, fino a due sezioni, in spazi dedicati, in fase di individuazione).Ovviamente queste due ultime soluzioni immediate, sollevano perplessità e critiche, proprio perché, come ricordato da Colli nel suo intervento di presentazione del programma, la crescita di domanda per il servizio 0-3 anni, è strutturale e non contingente, quindi presuppone una pianificazione politica non lasciata al caso e che già ci si aspettava fosse affrontata nella precedente amministrazione. Ma l’impegno, assai più interessante, pubblicamente preso dall’Assessore, e sul quale vigileremo, è quello espresso al punto 1.


Il secondo dei punti posti da Rifondazione era l’Odg in merito alla pubblicazione in internet degli atti del Consiglio, della Giunta e delle Commissioni. L’Odg è stato approvato all’unanimità con alcune modifiche che rispondono ad esigenze tecniche di fattibilità:

  • Si sono eliminate le indicazioni temporali nella parte del dispositivo, in quanto difficilmente le esigenze, da tutti espresse, di trasparenza e pubblicità su internet, potranno essere soddisfatte immediatamente dopo la pausa estiva del 2009;
  • In quanto alla ripresa con videocamera e pubblicazione sul sito del Comune delle sedute del Consiglio, si è deciso di limitarle a quelle di maggior rilievo individuate dalla Commissione Capigruppo;
  • È stato aggiunto un terzo punto che impegna la Giunta ad attivarsi per creare una sezione del sito internet del Comune di Montecchio E. dedicata alla pubblicazione del materiale dei Gruppi Consiliari.

Il terzo dei punti da noi posti era quello relativo alla rassegnazione dei fondi destinati all’acquisto di cacciabombardieri JSF.Il punto, strettamente politico, ha sollevato distinguo e perplessità non solo, come prevedibile, da parte della destra, ma anche da parte del centrosinistra. Ci sono state mosse critiche in merito alla leggerezza e superficialità nei contenuti tecnici, in merito all’opportunità politica di voler mettere in difficoltà il centro-sinistra (Bocconi) che visibilmente era portatore di differenti, quando non diametralmente opposte, opinioni, sulle cosiddette missioni di pace, sull’opportunità economica di investimenti nell’industria bellica etc, etc…. Il fatto che si facesse notare che, a dispetto delle loro contraddizioni, l’odg era già stato approvato dal Consiglio Regionale del Trentino su proposta di un Consigliere del PD, ha letteralmente fatto perdere lucidità mentale al Consigliere Bocconi, che si è dovuto adeguare suo malgrado alle decisioni della maggioranza del suo gruppo; interessanti i rilievi del Sindaco, che si è soffermato su una eticità della politica che oggi manca e che l’odg ha il merito di rilevare.Nella sostanza l’ordine del giorno è stato votato a maggioranza (ovviamente voto contrario di Lega Nord e PDL) però con importanti modifiche:

  • Viene soppressa la parte relativa alle caratteristiche tecniche del Joint Strike Fighter, per alcune imprecisioni
  • Rimane il cuore dell’odg, cioè la parte relativa alle considerazioni politiche sul rilancio dell’economia che non può passare attraverso investimenti come questo. L’idea, sostenuta dalle lobby militar-industriali, che l’industria degli armamenti possa rappresentare un vettore di ripresa e di sviluppo economico viene messa in discussione anche nei paesi come gli Stati Uniti d’America che fino ad ora l’avevano attuata con le conseguenze che conosciamo e che sono oggi sotto gli occhi di tutti.
  • Sparisce l’invito, nel dispositivo dell’odg, a destinare la somma necessaria per l’acquisto dei cacciabombardieri a politiche attive a sostegno dei lavoratori (4,6 miliardi) e alla ricostruzione in Abruzzo (10 miliardi). Rimangono le considerazioni in merito all’opportunità del Governo di effettuare tale scelta in considerazione dei recenti imprevedibili eventi, ma è parso fuori luogo che sia un Consiglio Comunale a dettare così specificamente i capitoli di spesa.L’aspetto interessante del dibattito è l’evidenza della comunanza di vedute espresse negli interventi di una parte conservatrice interna al PD e dei Consiglieri della destra; un déjà vu che sarà gioco considerare e far rilevare quando necessario.

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