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Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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01 luglio 2009

Rifondazione sulla strage di Viareggio: “Condoglio ma anche denuncia”

Esprimo il mio profondo cordoglio per le vittime della strage che è avvenuta a Viareggio e un forte ringraziamento a tutti coloro che - volontari, vigili del fuoco, semplici cittadini - hanno prestato la loro opera di soccorso durante tutta la notte.

Ritengo però anche necessario denunciare come tragedie come queste siano largamente annunciate dalla scarsità di attenzione e manutenzione che caratterizza l'attuale gestione delle ferrovie italiane. Tutte le risorse vengono assorbite dalla vetrina dell'alta velocità e mancano le risorse per l'ordinaria manutenzione.

Quella di Viareggio non è una disgrazia ma l'esito statisticamente prevedibile di una politica ferroviaria che bada solo all'immagine e ai profitti. Il governo né è il principale responsabile.

Paolo Ferrero
Segretario Nazionale Prc


Nella catastrofe di Viareggio si evidenzia come e quanto la vita delle persone sia ostaggio del Caso e della oggettiva dolosità con la quale si gestisce "Trenitalia spa".

Se fosse confermato il "cedimento strutturale" saremmo dinanzi ad una sciagura che doveva e poteva essere prevista ed evitata. Non basta, anzi è persino offensivo, individuare le responsabilità ad esclusivo carico della ditta costruttrice.

I vagoni, anche per la particolarità del carico, avrebbero dovuto essere adeguatamente controllati. Ma la legge dell'aziendalizzazione delle ex FS, oggi appunto spa, evidentemente è più forte di qualsiasi ragione pubblica.

Manutenzione di binari e mezzi, manovra, personale viaggiante, tutto risulta drammaticamente sottodimensionato per risorse e personale. Si parla, credibilmente, di un sottodimensionamento oscillante fra il 30% e 40%.

Già altri convogli, a Vaiano in provincia di Prato ed a Pisa, nelle scorse settimane avevano dimostrato la fatiscenza di tutto l'insieme del trasporto merci.

Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà alle vittime, ai loro familiari e alla città di Viareggio, non possiamo che domandarci: per quanto ancora potremo accettare di buttare miliardi sull'alta velocità per far guadagnare a qualche signore 20 minuti da Roma a Milano, e non investire in qualità e sicurezza nel trasporto dei pendolari e delle merci?

Dinanzi all'ennesima prova delle insanabili contraddizioni fra aziendalizzazioni, profitto e pubblico interesse speriamo che quantomeno nell'accertare le responsabilità non siano fatti sconti alla potentissima lobby delle ferrovie.

Stefano Cristiano
Segretario Regionale Prc

Nino Frosini
Segretario Regionale Pdci

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