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Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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12 luglio 2009

L'attività di Rifondazione Comunista in Consiglio Comunale

di Annalisa Magri, Segretario Circolo PRC-SE Montecchio Emilia

Lunedì 29 Giugno si è svolto a Montecchio il 1° Consiglio Comunale della nuova èra Paolo Colli. Nuova? Speriamo! Tante, infatti, le riconferme all’interno del Consiglio che sembrano piuttosto la continuazione di un percorso iniziato già parecchi anni fa quando al timone stava il Sindaco Iris Giglioli. Riconfermata la presenza del capogruppo Marco Bertani, di Marco Dalia, ora nella nuova veste di assesore, di Giuseppe Fico e di Giovanna Bronzoni. Veri “big” della scorsa consigliatura. Ciò che sembra nuovo lo è, per ora, solo a parole, così come il programma amministrativo che nasce sotto il segno della partecipazione e della valorizzazione del senso civico dei cittadini che saranno chiamati, così ci par di aver capito, a sviluppare, guidati dalla mano paziente del nostro nuovo sindaco, la volontà e la capacità di divenire presto cittadini virtuosi. Ovviamente ce lo auguriamo tutti!
Per Rifondazione la partecipazione è un esercizio costante, un’esigenza quella di metterla in pratica, per rendere compiuta ed efficace la democrazia; pertanto ben vengano i “consiglieri con delega”, che per amor del loro paese e con puro spirito volontaristico (non vi è gettone per attività extra-consiliari), destineranno parte del loro tempo libero ad interessarsi di temi specifici contribuendo ai risultati della Giunta: la proposta e l’intenzione di Colli di sperimentare già sui propri consiglieri quel senso civico che, presto o tardi, tutti noi cittadini dovremo, giustamente, sviluppare per migliorare le condizioni della nostra comunità, ci pare degna di stima.
Noi vorremmo, però, che si facesse presto un passo avanti: partecipazione non vuol dire informare i cittadini di cose già decise ma significa effettivamente, informarli, coinvolgerli, farli decidere.
È ciò che abbiamo scritto nel nostro programma ed è ciò che 589 elettori hanno votato; noi ora li rappresentiamo e, sebbene, il 10% del consenso non è stato sufficiente per realizzare quella svolta che auspicavamo per Montecchio, staremo in Consiglio Comunale con lo scopo di “tirare” l’amministrazione a sinistra, rispettando ed interpretando la volontà elettorale di quel 10% di cittadini, così come ha affermato la consigliera Riccò nel suo intervento in Consiglio.
Un altro tema, che ha aleggiato per alcuni interventi, è apparso subito rilevante ed è quello della crisi economica e delle difficili situazioni che sicuramente vivranno molti lavoratori della Val d’Enza al ritorno dalle ferie agostane; il neo Sindaco ha ribadito che la crisi è e sarà un’emergenza che investirà tutta la nostra comunità da qui a qualche mese e la consigliera Bronzoni, l’ala cattolica della grande famiglia PD, ha rilanciato la questione chiamandoci in causa riconoscendo al nostro partito quella capacità di analisi e di proposta sul tema del lavoro che pochi altri soggetti della politica possono vantare di possedere nella storia recente e passata. Certo! Noi ci saremo, quando si tratta di ragionare insieme per trovare soluzioni per il bene di Montecchio non ci facciamo indietro per biechi motivi legati al lato del tavolo che si occupa in Consiglio; che importa se siamo all’opposizione? Rivendichiamo, però, la storia del nostro pensiero, le nostre proposte e la dignità di una forza politica che su un punto non ha mai ceduto il passo: la difesa dei diritti dei lavoratori. Ecco che per questo raccogliamo non solo le tristemente oramai ovvie, preoccupazioni del Sindaco, rispetto alla crisi, ma anche l’invito di una parte dei consiglieri della nuova maggioranza a partecipare, ma NON DOPO, semmai INSIEME, ad una discussione seria e priva di pregiudizi (speriamo) sugli effetti catastrofici della crisi economica, la quale ci presenterà, forse, il mondo del mercato diverso da come l’abbiamo conosciuto finora.
Se partecipazione e coinvolgimento rappresentano quel punto zero dal quale Colli pensa di cominciare il suo percorso a capo dell’amministrazione, anche la discontinuità dai vecchi metodi della Giglioli dovrà essere pienamente realizzata.
Con forza abbiamo affermato l’autonomia di Rifondazione rispetto al Partito Democratico per temi e metodi, non sottraendoci a dolorose fratture interne al nostro partito a livello provinciale, e quella scelta non la rinnegheremo adattandoci ad una prassi nei fatti “molle” nei confronti di questa nuova maggioranza anche se ciò esporrà a rischio di fallimento tentativi di dialogo “a posteriori”. Sarà dunque il segno visibile del rispetto che molti esponenti di spicco della politica montecchiese, orbitanti nel PD, nutrono, lo sappiamo e lo “sentiamo”, nei nostro confronti, ad impedire loro di ricadere di nuovo nell’inerzia e nello strascicamento di inviti tardivi e poco sentiti. Siamo pronti al dialogo ma non a ricette già confezionate da condividere a tutti i costi per evitare il tacito ed implicito ricatto, al quale siamo già stati sottoposti, “o così o siete voi che rifiutate il dialogo”.

La nostra sarà dunque un’opposizione tutt’altro che silente, ma sarà corretta, onesta, propositiva e costruttiva, marcatamente di sinistra e che non si limiterà ai confini del Comune; nel mondo globalizzato nel quale viviamo, ciò che ci accade intorno diviene inevitabilmente anche affare nostro. Scelte politiche nazionali hanno ricadute, spesso anche pesanti, sul nostro territorio ed è in considerazione di ciò che già per il secondo Consiglio Comunale che si terrà il 17 Luglio, abbiamo presentato un ordine del giorno contro i fondi destinati all’acquisto di cacciabombardieri JSF per svariati miliardi di Euro, spesa che il Governo italiano intende affrontare per dotare l’Aereonautica Militare di un’arma (l’aereomobile) con caratteristiche di attacco. Tutto ciò alla faccia dell’articolo 11 della nostra Costituzione “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”, ma non solo…pensiamo che vi siano principi e valori non scritti ma che, pur tacitamente, dovrebbero animare i nostri governanti, tra questi vorremmo citare il rispetto. Ebbene sì, il rispetto ad esempio per un’intera popolazione che nel giro di pochissimi minuti, ed in un sol boato, ha perso molto, alcuni hanno perso tutto, quasi 300 persone hanno perso la vita. Ci riferiamo al terremoto in Abruzzo, che ha ridotto L’Aquila e le sue frazioni in un vero e proprio “campo profughi” per migliaia e migliaia di persone. Il rispetto per questa popolazione avrebbe dovuto, noi pensiamo, condurre i nostri governanti a non mettere in piedi l’ipotesi di acquisire gli aerei in questione, non tanto per uno spirito pacifista che sappiamo non appartenere alla maggioranza che ci governa a livello nazionale, ma per il semplice rispetto di quella popolazione abruzzese che forse si farà anni e anni dentro alle tendopoli; chiediamo che il Consiglio Comunale di Montecchio si unisca al coro di chi chiede al governo di rinunciare a tale spesa militare destinando parte di quei soldi alla ricostruzione delle abitazioni per gli abruzzesi e per altra parte destinando soldi a sostegno di politiche in favore dei lavoratori messi in ginocchio dalla crisi economica.

Il secondo ordine del giorno che Rifondazione ha presentato e che verrà discusso il 17 Luglio riguarda la pubblicazione in internet degli atti dei Consigli Comunali al fine di rendere concreto quel proposito di trasparenza e partecipazione dei cittadini alla vita del municipio e rendere famigliari a tutti i meccanismi che regolano la vita democratica dell’amministrazione; proponiamo che si utilizzi il sito web già in uso dal Comune e sfruttando un mezzo che oramai è presente nelle case di (quasi) tutti. Siamo certi che troveremo la maggioranza assai favorevole all’introduzione di questo sistema per consentire a tutti i “naviganti” di essere informati in tempo quasi reale dei documenti approvati dall’amministrazione dato che la partecipazione è alla base, come si diceva sopra, del programma di Colli e della sua squadra.

Piuttosto spinoso l’argomento dell’interpellanza che ha per oggetto gli accessi al nido. Sappiamo che l’aumento della popolazione fa aumentare la richiesta dei servizi al cittadino, richieste che, evidentemente, non sempre vengono soddisfatte. E allora chiediamo all’amministrazione come intenda sopperire alla scarsità di posti al nido come intenda evitare che numerose famiglie non possano usufruire di questo servizio che, ricordiamolo, ha un indubbio valore di ausilio nella cura dei piccolissimi, oltre ad un valore educativo che è, per la provincia di Reggio Emilia, un vero fiore all’occhiello dalla fama mondiale.

Nel nostro programma proponevamo che delle risorse adeguate fossero impiegate proprio su questo capitolo onde evitare di escludere in futuro bambini dal nido. La nostra proposta va oltre la ripetizione della solita consuetudine di dare risorse alle scuole private. Sappiamo che ad oggi sarebbe impossibile fare un taglio drastico ma un progetto a medio/lungo periodo di amministrazione deve tendere alla riduzione progressiva dei finanziamenti alle scuole private, per invertire il trend di privatizzazione dell’istruzione che non garantisce, secondo noi, un’istruzione per tutti e tutte, laica e di qualità.

Aspettiamo, comunque, la risposta della nuova Giunta a questo problema per tutta la nostra comunità e anche su questo offriamo la nostra piena collaborazione a trovare soluzioni, ovviamente di sistema.

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