Energia e grandi opere. Se il Pdl è il partito del nucleare, il Pd sembra quello dell’energia più inquinante e ad alto impatto sul clima, il carbone. Il capogruppo alla Camera dei Verdi Angelo Bonelli se la prende proprio con il partito di Veltroni.
“Ma quale solare, il Partito Democratico è il partito del carbone. E' il partito che vuole la riconversione delle centrali di Civitavecchia e Porto Tolle e la costruzione di nuove centrali a carbone in tutta Italia. Non beffino gli italiani”.
“Le uniche iniziative che nella scorsa legislatura hanno portato delle innovazioni ambientali ed energetiche, come la certificazione energetica degli edifici e gli impianti di energie rinnovabili per i nuovi edifici sono venute dai Verdi - aggiunge Bonelli - e dalle forze della Sinistra e l'Arcobaleno e non certo dal PD. Se si vuole parlare di solare bisogna essere chiari e rinunciare al carbone che non è amico dell'ambiente”.
Il carbone è la fonte a più alta emissioni di anidride carbonica, dannosa per il clima ma anche in quinante, tanto che, dice Bonelli, l’Asl di Brinidisi “ha dovuto vietare la coltivazione in prossimità della centrale a carbone. Il PD non usi quindi il solare come una foglia di fico – chiede ancora l’esponente dei Verdi - per nascondere politiche energetiche vecchie di un secolo e spesso sostenute dal ministro Bersani”.
L'unica forza “coerente e chiara sulle tematiche ambientali - precisa ancora Bonelli - è la Sinistra l'Arcobaleno che è per una vera e propria rivoluzione industriale che punti sulla costruzione di almeno 50 centrali solari termodinamiche, sull'energia del vento, sull'efficienza energetica e sul vettore idrogeno per sostituire la benzina nel futuro”.
Dall’energia alle grandi opere. A questo proposito la bordata è della deputata dei Verdi Grazia Francescato, esponente di Sinistra Arcobaleno, ed è indirizzata a Berlusconi, che ha riproposto il ponte sullo Stretto di Messina. "L'Italia dovrebbe essere grata a tutti coloro che si sono impegnati affinché fosse fermata questa megatruffa perpetrata sulle spalle del Paese e dell'Italia".
"Questo è uno dei rarissimi casi in cui Berlusconi, almeno parzialmente, dice il vero - conclude Francescato - infatti grazie alla sinistra e in particolare all'impegno dei Verdi e delle associazioni ambientaliste è stata fermata una megaopera, costosissima, inutile e dannosa per il Paese e per l'ambiente".
“Ma quale solare, il Partito Democratico è il partito del carbone. E' il partito che vuole la riconversione delle centrali di Civitavecchia e Porto Tolle e la costruzione di nuove centrali a carbone in tutta Italia. Non beffino gli italiani”.
“Le uniche iniziative che nella scorsa legislatura hanno portato delle innovazioni ambientali ed energetiche, come la certificazione energetica degli edifici e gli impianti di energie rinnovabili per i nuovi edifici sono venute dai Verdi - aggiunge Bonelli - e dalle forze della Sinistra e l'Arcobaleno e non certo dal PD. Se si vuole parlare di solare bisogna essere chiari e rinunciare al carbone che non è amico dell'ambiente”.
Il carbone è la fonte a più alta emissioni di anidride carbonica, dannosa per il clima ma anche in quinante, tanto che, dice Bonelli, l’Asl di Brinidisi “ha dovuto vietare la coltivazione in prossimità della centrale a carbone. Il PD non usi quindi il solare come una foglia di fico – chiede ancora l’esponente dei Verdi - per nascondere politiche energetiche vecchie di un secolo e spesso sostenute dal ministro Bersani”.
L'unica forza “coerente e chiara sulle tematiche ambientali - precisa ancora Bonelli - è la Sinistra l'Arcobaleno che è per una vera e propria rivoluzione industriale che punti sulla costruzione di almeno 50 centrali solari termodinamiche, sull'energia del vento, sull'efficienza energetica e sul vettore idrogeno per sostituire la benzina nel futuro”.
Dall’energia alle grandi opere. A questo proposito la bordata è della deputata dei Verdi Grazia Francescato, esponente di Sinistra Arcobaleno, ed è indirizzata a Berlusconi, che ha riproposto il ponte sullo Stretto di Messina. "L'Italia dovrebbe essere grata a tutti coloro che si sono impegnati affinché fosse fermata questa megatruffa perpetrata sulle spalle del Paese e dell'Italia".
"Questo è uno dei rarissimi casi in cui Berlusconi, almeno parzialmente, dice il vero - conclude Francescato - infatti grazie alla sinistra e in particolare all'impegno dei Verdi e delle associazioni ambientaliste è stata fermata una megaopera, costosissima, inutile e dannosa per il Paese e per l'ambiente".
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