Non si capisce allora per quale motivo il cimitero di Montecchio versi da molto tempo in uno stato di incuria come abbiamo potuto constatare in un breve sopralluogo qualche giorno fa. Già in altre occasioni in passato i rappresentanti di Rifondazione ebbero occasione di sollevare dubbi sullo stato nel quale versasse il cimitero e chiese espressamente all’amministrazione i motivi di tali condizioni.
Evidentemente non è stata una priorità dell’amministrazione la gestione del cimitero se entrando dall’ingresso principale coloro che vanno a trovare i propri cari hanno da subito l’impressione di una generale trasandatezza: il verde è trascurato, i marciapiedi presentano delle buche o delle crepe (che rappresentano anche un pericolo per le persone anziane) e la cura delle nuove sepolture è sostanzialmente a carico dei parenti.
Un altro problema da risolvere è l’assenza da tempo di un custode che si occupi in modo organico dell’area cimiteriale. Chiunque può bene immaginare che l’assenza di una figura professionale che si dedichi alla custodia e alla cura del cimitero provochi le conseguenze che abbiamo avuto modo di constatare. E’ giunta, tra l’altro, al gruppo consigliare la notizia di incursioni notturne all’interno dell’area. Ciò è accaduto perché il cancello d’ingresso non è stato chiuso a seguito di qualche sepoltura pomeridiana. È evidente che se ci fosse del personale preposto alla cura del cimitero tali spiacevoli episodi non sarebbero accaduti.
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