Come ogni anno, a partire dal 2002 una delegazione del Circolo PRC di Montecchio Emilia si è recata a Genova per partecipare ad una delle giornate organizzate in memoria di quanto accaduto nel luglio del 2001.
Per noi è sempre stato importante andare a Genova ma quest'anno lo è stato ancora di più perchè si stanno concludendo alcuni processi importanti (quello per le torture a Bolzaneto e quello per la mattanza alla scuola Diaz) con esiti a dir poco scandalosi.
Le condanne inflitte a polizia e carabinieri per le violenze sui manifestanti e per l'inaccettabile quanto immotivata sospensione dello stato di diritto di quei giorni, sono vergognose e oltraggiose per uno Stato che si vanta di essere democratico.
E proprio su queste sentenze ieri si è riflettuto con amarezza, ma con la voglia di non arrendersi e di non dimenticare.
Non vogliamo pensare che per Liberazione Genova sia il ritrovo di nostalgici traumatizzati e patetici che ogni anno vi si recano per rievocare le proprie sfighe (e le botte prese).
Genova è, insieme ad altri episodi (come il marzo 2001 a Napoli, l'omicidio a Ferrara di Aldrovandi) la negazione a tavolino del diritto, è violenza di Stato, è occultamento delle responsabilità delle forze dell'ordine in quanto corpo dello Stato; è il tentativo, riuscito, di alcune forze politiche di perseguire con metodi repressivi e fascisti chi si batte pacificamente contro un dilagante sistema omologante che ha come slogan: o con noi o contro di noi.
Genova è sicuramente anche molto altro e molto di più.
Per noi è sempre stato importante andare a Genova ma quest'anno lo è stato ancora di più perchè si stanno concludendo alcuni processi importanti (quello per le torture a Bolzaneto e quello per la mattanza alla scuola Diaz) con esiti a dir poco scandalosi.
Le condanne inflitte a polizia e carabinieri per le violenze sui manifestanti e per l'inaccettabile quanto immotivata sospensione dello stato di diritto di quei giorni, sono vergognose e oltraggiose per uno Stato che si vanta di essere democratico.
E proprio su queste sentenze ieri si è riflettuto con amarezza, ma con la voglia di non arrendersi e di non dimenticare.
Non vogliamo pensare che per Liberazione Genova sia il ritrovo di nostalgici traumatizzati e patetici che ogni anno vi si recano per rievocare le proprie sfighe (e le botte prese).
Genova è, insieme ad altri episodi (come il marzo 2001 a Napoli, l'omicidio a Ferrara di Aldrovandi) la negazione a tavolino del diritto, è violenza di Stato, è occultamento delle responsabilità delle forze dell'ordine in quanto corpo dello Stato; è il tentativo, riuscito, di alcune forze politiche di perseguire con metodi repressivi e fascisti chi si batte pacificamente contro un dilagante sistema omologante che ha come slogan: o con noi o contro di noi.
Genova è sicuramente anche molto altro e molto di più.
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