di Massimiliano Vigo - membro del Direttivo del Circolo di Montecchio Emilia
Compagni, Dio li fa e poi li accoppia! Sto parlando dei cervelli di Giovanardi e Berlusconi che ne sanno pensare una più del diavolo: la trovata odierna è il prestito fino a 5000 euro a quelle famiglie che desiderano avere un bambino, con interessi al 4%, da restituirsi in cinque anni
Fantastica trovata, così le famiglie italiane oltre alla rata del mutuo, a quella per la macchina, ai finanziamenti per riuscire a permettersi non il futile, ma l’indispensabile per vivere al limite della povertà, saranno anche in debito con lo Stato. E se passati i cinque anni le famiglie non avranno restituito i soldi cosa succederà? Gli pignorano il bambino per venderlo ad un’altra famiglia che si accollerà il debito e gli interessi non pagati da quella precedente?
Invece di elucubrare su ipotesi degne delle peggiore fantascienza perché non riescono a farsi una ragione del fatto che per migliorare i bilanci delle famiglie in difficoltà l’unico sistema attuabile è quello del blocco (e del controllo) dei prezzi e di una politica di ridistribuzione delle ricchezze che porti ogni mese qualche centinaio di euro (netti) in più nelle saccocce dei lavoratori? E non vengano a dire che i fondi non ci sono: basterebbe che i vari Marcegalia, Colaninno e confindustriali simili, invece di distribuire perle di saggezza del tipo “lavorare di più per guadagnare di più” o “dobbiamo fare tutti dei sacrifici” distribuissero invece denaro contante (anche per le piccole aziende) attingendo dai loro stracolmi forzieri esteri…o forse la crisi finanziaria ha provocato anche a loro il dimezzamento dei risparmi accantonati negli anni con tanto sudore e olio di gomito?
Compagni, Dio li fa e poi li accoppia! Sto parlando dei cervelli di Giovanardi e Berlusconi che ne sanno pensare una più del diavolo: la trovata odierna è il prestito fino a 5000 euro a quelle famiglie che desiderano avere un bambino, con interessi al 4%, da restituirsi in cinque anni
Fantastica trovata, così le famiglie italiane oltre alla rata del mutuo, a quella per la macchina, ai finanziamenti per riuscire a permettersi non il futile, ma l’indispensabile per vivere al limite della povertà, saranno anche in debito con lo Stato. E se passati i cinque anni le famiglie non avranno restituito i soldi cosa succederà? Gli pignorano il bambino per venderlo ad un’altra famiglia che si accollerà il debito e gli interessi non pagati da quella precedente?
Invece di elucubrare su ipotesi degne delle peggiore fantascienza perché non riescono a farsi una ragione del fatto che per migliorare i bilanci delle famiglie in difficoltà l’unico sistema attuabile è quello del blocco (e del controllo) dei prezzi e di una politica di ridistribuzione delle ricchezze che porti ogni mese qualche centinaio di euro (netti) in più nelle saccocce dei lavoratori? E non vengano a dire che i fondi non ci sono: basterebbe che i vari Marcegalia, Colaninno e confindustriali simili, invece di distribuire perle di saggezza del tipo “lavorare di più per guadagnare di più” o “dobbiamo fare tutti dei sacrifici” distribuissero invece denaro contante (anche per le piccole aziende) attingendo dai loro stracolmi forzieri esteri…o forse la crisi finanziaria ha provocato anche a loro il dimezzamento dei risparmi accantonati negli anni con tanto sudore e olio di gomito?
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