Prosegue l’interesse intorno alla Matilde s.p.a., società il cui presidente è l’ex senatore DS Giovannelli, che ha inopportunamente affittato dei locali a Canossa per la sede della società stessa; locali di proprietà dell’ex vice-presidente della Matilde s.p.a. Mario Bernabei.
Sui giornali locali vengono riportati commenti e richieste di chiarimenti alle Amministrazioni Pubbliche, coinvolte nella Matilde S.p.A., provenienti dalle forze di opposizione, in merito al contratto di locazione già citato. Ancora non sappiamo se si vi siano i presupposti per illeciti contro la Pubblica Amministrazione o nei confronti di noi cittadini; non spetta noi asserirlo, anzi, ci sentiamo di considerare tutti gli attori in scena innocenti fino a prova contraria, come abbiamo già avuto modo di affermare qualche settimana fa.
Per Rifondazione Comunista, però, non è ammissibile che un amministratore ricavi alcun vantaggio in termini personali in virtù della propria posizione in capo alla Pubblica Amministrazione. Da parte nostra dunque non parte per ora nessuna accusa ufficiale, riservandoci comunque il diritto di chiedere spiegazioni e chiarimenti agli Enti coinvolti in merito alla vicenda attraverso i nostri rappresentanti istituzionali.
Confermiamo comunque un giudizio pessimo su quanto accaduto e sugli amministratori coinvolti. Nell’anno delle amministrative questa vicenda non può non far meditare seriamente i futuri elettori su coloro che sono stati sulla scena politica in questi ultimi anni ricoprendo incarichi importanti.
Sui giornali locali vengono riportati commenti e richieste di chiarimenti alle Amministrazioni Pubbliche, coinvolte nella Matilde S.p.A., provenienti dalle forze di opposizione, in merito al contratto di locazione già citato. Ancora non sappiamo se si vi siano i presupposti per illeciti contro la Pubblica Amministrazione o nei confronti di noi cittadini; non spetta noi asserirlo, anzi, ci sentiamo di considerare tutti gli attori in scena innocenti fino a prova contraria, come abbiamo già avuto modo di affermare qualche settimana fa.
Per Rifondazione Comunista, però, non è ammissibile che un amministratore ricavi alcun vantaggio in termini personali in virtù della propria posizione in capo alla Pubblica Amministrazione. Da parte nostra dunque non parte per ora nessuna accusa ufficiale, riservandoci comunque il diritto di chiedere spiegazioni e chiarimenti agli Enti coinvolti in merito alla vicenda attraverso i nostri rappresentanti istituzionali.
Confermiamo comunque un giudizio pessimo su quanto accaduto e sugli amministratori coinvolti. Nell’anno delle amministrative questa vicenda non può non far meditare seriamente i futuri elettori su coloro che sono stati sulla scena politica in questi ultimi anni ricoprendo incarichi importanti.
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