Non è sufficiente sbandierare la partecipazione perché questo aspetto importante della vita collettiva sia realizzato. Ed è per questo che il Consiglio Comunale che si è svolto ieri sera ha dato l’impressione di essere una vera bufala per le opposizioni, prima ipocritamente invitate ad emendare il programma amministrativo di Colli, ovvero il sintetico e generico programma elettorale, e poi completamente ignorate e, a tratti, sbeffeggiate, dalla maggioranza dei Democratici Uniti. Tutti gli emendamenti presentati da Rifondazione Comunista hanno ricevuto il voto contrario da quella maggioranza che si era proclamata disposta ad “aprire” il programma per il quinquennio 2009-2014 ad integrazioni e modifiche, stessa sorte per PdL e Lega. Ben otto voti contrari, uno per ogni emendamento presentato, il più delle volte a prescindere dal contenuto ma spesso anche per manifesta ignoranza dei temi trattati.D’altra parte l’incipit del Sindaco avrebbe dovuto essere un indicatore importante delle reali intenzioni della sua maggioranza ovvero non mettere per nulla in discussione il suo scarno programma. Allora Rifondazione si chiede perché mai mettere in scena questa che è sembrata a tutti una grande buffonata? Perché impegnare i gruppi consiliari in un lungo lavoro di composizione degli emendamenti? Non solo è stato perso moto tempo utile del Consiglio Comunale, ma si è anche assistito ad un teatrino offensivo nei confronti delle minoranze alle quali è stato proposto di votare un documento finale, già censurato dalla stessa maggioranza. Tentativo maldestro di escludere la democrazia all’insegna del “volemose bene”, in barba ai diritti delle opposizioni e alla dignità stessa dell’organo di indirizzo politico per eccellenza del Comune, ovvero il Consiglio Comunale.
Rifondazione, dunque, non solo ha bocciato il programma del Sindaco, che non è mai sembrato dare risposte adeguate ai cittadini montecchiesi, ma condanna profondamente anche i metodi utilizzati all’interno del Consigli Comunale e, ancora una volta di più, richiede che quanto prima l’Amministrazione si doti di tutti quegli strumenti tecnologici di ripresa delle sedute consiliari affinché la trasparenza sia pienamente attuata e che i cittadini possano vedere e rivedere i Consigli Comunali attraverso internet per rendersi personalmente conto da chi sono e saranno governati per altri 5 anni.
Rifondazione, dunque, non solo ha bocciato il programma del Sindaco, che non è mai sembrato dare risposte adeguate ai cittadini montecchiesi, ma condanna profondamente anche i metodi utilizzati all’interno del Consigli Comunale e, ancora una volta di più, richiede che quanto prima l’Amministrazione si doti di tutti quegli strumenti tecnologici di ripresa delle sedute consiliari affinché la trasparenza sia pienamente attuata e che i cittadini possano vedere e rivedere i Consigli Comunali attraverso internet per rendersi personalmente conto da chi sono e saranno governati per altri 5 anni.
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