"Esci partito dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada" Majakovskij

Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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24 maggio 2009

L'alternativa di sinistra a Montecchio

L'intervento di Rifondazione, a seguito della segnalazione del Carlino che annunciava la candidatura di un giovane di estrema destra “amico” di Casapound, ha innescato diverse reazioni, molte delle quali le abbiamo potute leggere direttamente sul nostro sito internet e non sono propriamente a favore della scelta dei dirigenti locali del partito e della loro “svista” sulle idee politiche del ragazzo.
Uno dei tanti navigatori ci scrive: ”Sconcertato per il fatto che un partito come il PD commetta una leggerezza che neppure il più ingenuo e incapace tra i politici riuscirebbe a commettere... Detto questo presumo che i dirigenti locali e provinciali del PD della vostra zona o sono veramente poco avvezzi alla politica oppure (dubbio atroce che mi sorge) hanno tentato in ultima analisi di fare uno sgambetto, anzi chiamiamolo "sgarro" che mi sembra il termine più corretto, al candidato sindaco del loro steso partito”.
Oggi leggiamo, sempre sul Carlino, che all'interno del Pd c'è qualche imbarazzo, qualche arrabbiatura, ma anche il tentativo di minimizzare, ovvero di nascondere la testa sotto la sabbia, magari sperando che in paese nessuno se ne accorga.
Sarà bene, al di là della facile propaganda che si può fare sulle spalle della lista di Colli, il quale speriamo si assuma almeno in parte la responsabilità dell'infausta scelta, fare alcune considerazioni.
La prima è che l'antifascismo non è un di più, un vezzo per una formazione politica che richiama nel suo stesso nome la parola democrazia, ma anzi dovrebbe essere un principio basilare, fondativo, essenziale. Perciò inserire un giovane di estrema destra all'interno di una lista democratica è una vera e propria offesa per tutti gli elettori, i simpatizzanti e iscritti di quel partito, molti dei quali sono anche iscritti all'ANPI (associazione nazionale partigiani), di più, molti di quel partito sono stati partigiani, il fascismo l'hanno combattuto in prima persona, magari perdendo amici e fratelli in battaglia. Per loro si può mai credere che l'antifascismo sia un'aggiunta vetero-nostalgica o forse è vera sostanza? Sostanza che divide, solca profondamente tra chi è o non è antifascista. Non a caso, anche se molti cittadini ancora lo ignorano, la vicenda non è rimasta all'interno dei confini politici reggiani, ma ha avuto una cassa di risonanza che è giunta fin sulla scrivania di Franceschini.
Ben lungi, dunque, noi voler offendere tutti quei cittadini che credono in quel “progetto democratico”, interpretato dal PD, e che credono in certi valori positivi; anzi, il nostro voleva essere un modo per far emergere una contraddizione profonda che c'è all'interno della dirigenza del partito a livello locale e portare ciò all'attenzione degli elettori, dei simpatizzanti e degli iscritti del PD.
Questi dirigenti locali non da ora inciampano sull'ABC della cultura e dei principi ispiratori del partito stesso.
Si ricorderanno i cittadini che ai tempi delle primarie, in febbraio, una ragazza di origini egiziane propostasi come volontaria per gestire le operazioni ai seggi allestiti per l'occasione fu letteralmente cacciata in malo modo in quanto avrebbe potuto, secondo i sostenitori di Colli, influenzare le preferenze utilizzando in lingua araba. Tale reazione fu decisamente lesiva dell'onestà della giovane.
Uno scivolone imbarazzante per chi dovrebbe inserire l'inclusione e l'integrazione tra i primi posti dei propri programmi.
Ma non è tutto. Seconda considerazione. Circa dieci giorni fa proponemmo un confronto pubblico tra i tre candidati sindaci (Riccò per Rifondazione, Colli per i Democratici Uniti e Reverberi per il centro destra), né Colli né Reverberi hanno risposto positivamente al nostro invito. Se le considerazioni sulla destra le lasciamo ad altra occasione, certamente da Colli ci aspettavamo tutt'altro atteggiamento dal momento che nel suo programma mette la partecipazione ad un punto zero, ovvero premessa essenziale e non rinunciabile. Ci chiediamo, ma quale partecipazione se evita di rispondere all'offerta di un'occasione come quella di un confronto pubblico offerto ai cittadini, massima espressione di democrazia e, appunto, partecipazione?
Terza ed ultima, ma ci sembrano già abbastanza quelle a carico dei dirigenti del PD e Colli, potenziale sindaco. La candidatura del giovane di destra che offende i sentimenti e le idee democratiche di iscritti ed elettori del PD, maturata all'interno della segreteria del partito sulla base di non ben chiare valutazioni.
Chi è avvezzo alla politica sa bene come si redige una lista di candidati e alcuni elementi di valutazione sono l'impegno del candidato sul territorio e potenziali competenze, nonché, ma pare fin troppo ovvio, la cultura politica del candidato. Tale elemento evidentemente è stato del tutto trascurato con una leggerezza che fa emergere, purtroppo, i ritardi e conflitti all'interno del gruppo dirigente locale del PD.
Detto questo, rimane il fatto che tra 15 giorni i cittadini di Montecchio saranno invitati a rinnovare sindaco e consiglio comunale, allora ci sembra opportuno che i cittadini sappiano chi sono gli attuali dirigenti che guidano il PD e che stanno portando il partito a compiere scelte non opportune politicamente.
L’alternativa c’è. Per chi è di sinistra, per chi non crede in questo progetto contraddittorio e ambiguo che si è dimenticato alcuni valori fondamentali della sinistra che è il PD di Montecchio, l’alternativa è Rifondazione Comunista, con un programma che ha radici salde proprio in questi valori e che affronta i problemi attuali con progetti concreti, innovativi e di grande cambiamento, che hanno come principale obiettivo la salute e il benessere di tutti cittadini.

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