Dopo la notizia di ieri che segnalava nella lista del PD la presenza di un candidato consigliere di "estrema destra" possiamo dire con certezza che l'unica lista coerentemente antifascista nel progetto politico e nelle persone che la compongono è quella di Rifondazione Comunista; siamo gli unici che, senza ombra di dubbio, si richiamano chiaramente all'antifascismo e che, nonostante i più di 60 anni trascorsi dalla lotta di liberazione e a fronte di un becero revisionismo incalzante, tengono ancora alti e vivi i valori di giustizia sociale, libertà, uguaglianza e democrazia faticosamente conquistati dai partigiani e dalle loro lotte.
Pessimo risveglio ieri mattina, quando sulla prima pagina del Carlino scopriamo che uno dei candidati consiglieri del PD (indipendente finché vogliamo, ma pur sempre all'interno di una lista che si definisce "democratica"), non solo si dichiara di estrema destra, ma ad un'indagine più approfondita sulle pagine di Facebook – un social network molto utilizzato –, risulta "amico" di Casapuond: ovvero un CENTRO SOCIALE NEOFASCISTA.
Siamo sconcertati di fronte all'incapacità del Partito Democratico di escludere dalla propria lista candidati che non credono nella democrazia e che si rifanno agli ideali del fascismo. Il candidato sindaco Colli, quando vi fu qualche mese fa l'assemblea della sezione A.N.P.I. di Montecchio, pensava forse di poter conciliare tranquillamente l'analisi e la proposta sullo stato dell'antifascismo oggi "ma anche" di candidare un ragazzo che si riconosce nelle idee e nei metodi di Casapound?
Del MA ANCHE ci siamo stufati! Che il PD abbia il coraggio di prendere ora una posizione chiara nei confronti dei cittadini di Montecchio. O si è fascisti o si è antifascisti: non ci sono terze vie (di fuga).
Di fronte a questi episodi riconosciamo quanto sia ampio il solco che separa Rifondazione, l'unica lista, a Montecchio, antifascista e di sinistra, dal PD: nello statuto del PD, nei primi 10 principi, manca del tutto ogni riferimento all'antifascismo. Sarà pure una semplice formalità, ma per noi è qualcosa di più e su questo gli elettori di sinistra debbono riflettere.
Ci preoccupa questa scelta di candidare un ragazzo di "estrema destra". Questa ci sembra la mancanza di una identità politica precisa, ma soprattutto di alcuni che del PD sono i "nuovi" dirigenti e che denota un vuoto di ideali chiari nei quali riconoscersi che sfocia in una propaganda ipocrita tesa solo ad accaparrarsi più voti possibile, da qualunque parte essi arrivino.
Esprimiamo, infine, grande preoccupazione quando sentiamo che uno degli obiettivi del candidato in questione sarebbe quello di contribuire a costruire una consulta e un ufficio giovani. Non saremmo di certo tranquilli, se Colli vincesse le elezioni Comunali, sapendo che i giovani di Montecchio potrebbero risentire del vento gelido portato dall'"estrema destra".
Pessimo risveglio ieri mattina, quando sulla prima pagina del Carlino scopriamo che uno dei candidati consiglieri del PD (indipendente finché vogliamo, ma pur sempre all'interno di una lista che si definisce "democratica"), non solo si dichiara di estrema destra, ma ad un'indagine più approfondita sulle pagine di Facebook – un social network molto utilizzato –, risulta "amico" di Casapuond: ovvero un CENTRO SOCIALE NEOFASCISTA.
Siamo sconcertati di fronte all'incapacità del Partito Democratico di escludere dalla propria lista candidati che non credono nella democrazia e che si rifanno agli ideali del fascismo. Il candidato sindaco Colli, quando vi fu qualche mese fa l'assemblea della sezione A.N.P.I. di Montecchio, pensava forse di poter conciliare tranquillamente l'analisi e la proposta sullo stato dell'antifascismo oggi "ma anche" di candidare un ragazzo che si riconosce nelle idee e nei metodi di Casapound?
Del MA ANCHE ci siamo stufati! Che il PD abbia il coraggio di prendere ora una posizione chiara nei confronti dei cittadini di Montecchio. O si è fascisti o si è antifascisti: non ci sono terze vie (di fuga).
Di fronte a questi episodi riconosciamo quanto sia ampio il solco che separa Rifondazione, l'unica lista, a Montecchio, antifascista e di sinistra, dal PD: nello statuto del PD, nei primi 10 principi, manca del tutto ogni riferimento all'antifascismo. Sarà pure una semplice formalità, ma per noi è qualcosa di più e su questo gli elettori di sinistra debbono riflettere.
Ci preoccupa questa scelta di candidare un ragazzo di "estrema destra". Questa ci sembra la mancanza di una identità politica precisa, ma soprattutto di alcuni che del PD sono i "nuovi" dirigenti e che denota un vuoto di ideali chiari nei quali riconoscersi che sfocia in una propaganda ipocrita tesa solo ad accaparrarsi più voti possibile, da qualunque parte essi arrivino.
Esprimiamo, infine, grande preoccupazione quando sentiamo che uno degli obiettivi del candidato in questione sarebbe quello di contribuire a costruire una consulta e un ufficio giovani. Non saremmo di certo tranquilli, se Colli vincesse le elezioni Comunali, sapendo che i giovani di Montecchio potrebbero risentire del vento gelido portato dall'"estrema destra".
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