Dopo due importanti iniziative, quella sul territorio e quella legata all'accoglienza e al rapporto con i migranti, la presentazione della candidata alla carica di sindaco Giorgia Riccò e della lista dei candidati consiglieri, viene il tempo di entrare più specificatamente nel merito delle proposte che Rifondazione Comunista ha inserito nel programma con il quale si presenterà alla prossime elezioni amministrative di giugno. Un programma che prima di tutto si qualifica per i valori che animano da sempre il partito e che ne sono la base ideologica: l'antifascismo, la difesa della libertà, della giustizia sociale e dell'uguaglianza. Sulla base di questi valori ha preso corpo un programma ampio che tiene conto della complessità del territorio montecchiese a partire dalla profonda crisi economica che, anche in Val d'Enza, ha già creato parecchie situazioni di profondo disagio per centinaia di lavoratori in cassa integrazione o espulsi dal mondo del lavoro in quanto precari. Per dare sostegno ai lavoratori in difficoltà e alle loro famiglie noi proponiamo l'applicabilità immediata del ricalcolo delle tariffe dei servizi comunali per tutti i lavoratori in momentanea difficoltà; la creazione di un fondo a sostegno della locazione e del pagamento delle rate di mutuo per le famiglie in maggior difficoltà; il censimento delle abitazioni sfitte da tempo e il loro reinserimento sul mercato attraverso l'applicazione di canoni di affitto equi e calmierati; una maggior cooperazione con tutte quelle associazioni di volontariato che si occupano della gestione di certe fasce della popolazione, quelle di norma più deboli, come anziani, disabili, minori, sofferenti psichici…e in ultimo, ma non meno importante, l'avvio di spacci popolari per i beni di prima necessità a prezzi calmierati. Di certo non pensiamo di attuare proposte retrograde che recuperano vecchie forme patriarcali, promuovendo asili aziendali, che ghettizzano i bambini e non garantiscono loro la qualità didattica offerta dal servizio pubblico e, inoltre, in questo periodo in cui le aziende chiudono non riusciamo proprio ad immaginare il proliferare di questo tipo di servizio, e, men che meno, pensiamo di rinchiudere le donne in casa a fare le baby-sitter ai figli degli altri.
Queste non sono proposte che contribuiscono a risolvere i problemi creati dalla crisi economica, ma affondano in quell'idea della donna a servizio esclusivo della famiglia (come invece è stato proposto di recente dalla lista del centro-destra).
Un passo indietro di 100 anni che non ci trova d'accordo; ben vengano, invece, la promozione di corsi di formazione o specializzazione che aiutino le donne ad integrarsi in posti di lavoro che concorrano a rendere le donne autonome dal punto di vista economico ed emancipate dalle sole pratiche legate alla vita famigliare e domestica.
Per sostenere i lavoratori in questa fase di crisi economica, che si presenta lunga e pesante e che mette a nudo l'ingiustizia del capitalismo, sono necessarie molte risorse, che certamente non arriveranno dallo Stato, visti i profondi tagli a discapito degli Enti Locali attuati dal governo di destra. Ciò sarà dunque un grande problema per gli amministratori futuri.
Ciò rappresenterà una grande sfida per gli amministratori futuri.
Noi pensiamo che sia fondamentale anche investire sull'ambiente oggi. Investire nel risparmio energetico, nella costruzione di impianti che sfruttano energia da fonti rinnovabili, rivolgendosi ad una ESCo (Energy Service Company) ovvero una società che si incarica di redigere un progetto che individui metodi per risparmiare sul consumo di energia, essendo specializzata in interventi nel settore dell'efficienza energetica e che si rifinanzia con il risparmio ottenuto sulle bollette, permettendo quindi al Comune di non spendere nulla per il progetto e la messa in opera degli interventi.
In sostanza si tratta di fare meno cassa con gli oneri di urbanizzazione derivanti da troppa espansione edilizia, che peggiora la qualità della vita dei cittadini per l'insostenibile incremento demografico, per il peggioramento della qualità ambientale, per l'insufficienza progressiva di qualità e quantità di servizi erogati, ricavando risorse, invece, investendo sul risparmio energetico e su impianti che sfruttino energia da fonti rinnovabili, in primis per edifici pubblici. Gli investimenti nel breve/medio termine rientrano sotto forma di risparmio creando dunque risorse da destinare ai servizi al cittadino e per il sostegno ai lavoratori in difficoltà e migliorando la qualità dell'ambiente in cui vive la comunità.
Queste sono solo alcune proposte contenute nel programma di Rifondazione, che prende in esame molti altri interventi a proposito di stato sociale, di integrazione, di aggregazione, di scuola e cultura e di volontariato.
Queste non sono proposte che contribuiscono a risolvere i problemi creati dalla crisi economica, ma affondano in quell'idea della donna a servizio esclusivo della famiglia (come invece è stato proposto di recente dalla lista del centro-destra).
Un passo indietro di 100 anni che non ci trova d'accordo; ben vengano, invece, la promozione di corsi di formazione o specializzazione che aiutino le donne ad integrarsi in posti di lavoro che concorrano a rendere le donne autonome dal punto di vista economico ed emancipate dalle sole pratiche legate alla vita famigliare e domestica.
Per sostenere i lavoratori in questa fase di crisi economica, che si presenta lunga e pesante e che mette a nudo l'ingiustizia del capitalismo, sono necessarie molte risorse, che certamente non arriveranno dallo Stato, visti i profondi tagli a discapito degli Enti Locali attuati dal governo di destra. Ciò sarà dunque un grande problema per gli amministratori futuri.
Ciò rappresenterà una grande sfida per gli amministratori futuri.
Noi pensiamo che sia fondamentale anche investire sull'ambiente oggi. Investire nel risparmio energetico, nella costruzione di impianti che sfruttano energia da fonti rinnovabili, rivolgendosi ad una ESCo (Energy Service Company) ovvero una società che si incarica di redigere un progetto che individui metodi per risparmiare sul consumo di energia, essendo specializzata in interventi nel settore dell'efficienza energetica e che si rifinanzia con il risparmio ottenuto sulle bollette, permettendo quindi al Comune di non spendere nulla per il progetto e la messa in opera degli interventi.
In sostanza si tratta di fare meno cassa con gli oneri di urbanizzazione derivanti da troppa espansione edilizia, che peggiora la qualità della vita dei cittadini per l'insostenibile incremento demografico, per il peggioramento della qualità ambientale, per l'insufficienza progressiva di qualità e quantità di servizi erogati, ricavando risorse, invece, investendo sul risparmio energetico e su impianti che sfruttino energia da fonti rinnovabili, in primis per edifici pubblici. Gli investimenti nel breve/medio termine rientrano sotto forma di risparmio creando dunque risorse da destinare ai servizi al cittadino e per il sostegno ai lavoratori in difficoltà e migliorando la qualità dell'ambiente in cui vive la comunità.
Queste sono solo alcune proposte contenute nel programma di Rifondazione, che prende in esame molti altri interventi a proposito di stato sociale, di integrazione, di aggregazione, di scuola e cultura e di volontariato.
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