Giorgia Riccò, capogruppo di Rifondazione Comunista in consiglio comunale a Montecchio Emilia, ha presentato due interpellanze.
La prima riguarda lo stato della pubblicazione attraverso il sito internet del Comune di Montecchio Emilia di tutti gli atti pubblici del Consiglio Comunale, delle Commissioni, della Giunta Comunale.
Dopo aver tanto sbandierato la partecipazione e la trasparenza sul programma, nonostante le proposte di Rifondazione di attivarsi concretamente in tale direzione, a distanza di 6 mesi dalle elezioni, ancora l’amministrazione non è riuscita ad attivare ciò che di più semplice ci sia per rendere partecipi i cittadini della vita istituzionale.
La seconda è invece sullo stato dell'arte del “Piano per l'efficienza energetica degli edifici comunali". In sede di approvazioni del bilancio consuntivo del 2008, Rifondazine Comunista propose e il consiglio comunale (all'unanimità) approvò, impegnando dunque la giunta a partire dal 2008, ad avviare un piano di efficienza energetica degli edifici comunali con l'obbiettivo di minimizzare i costi delle utenze elettriche e di riscaldamento, di ridurre le emissioni di CO 2 e quindi l'inquinamento ambientale. Il primo passo di questo piano sarebbe stato l'affidamento ad una ESCo
(Energy Service Company) dell'incarico di redigere una diagnosi energetica dei principali edifici comunali (municipio, rocca, scuola dell'infanzia, ecc.) e un piano di ristrutturazione energetica.
In entrambi i casi, vi sono impegni ufficiali che sono rimasti buone intenzioni. Ma si sa, di buone intenzioni è lastricata la via per l'inferno...
La prima riguarda lo stato della pubblicazione attraverso il sito internet del Comune di Montecchio Emilia di tutti gli atti pubblici del Consiglio Comunale, delle Commissioni, della Giunta Comunale.
Dopo aver tanto sbandierato la partecipazione e la trasparenza sul programma, nonostante le proposte di Rifondazione di attivarsi concretamente in tale direzione, a distanza di 6 mesi dalle elezioni, ancora l’amministrazione non è riuscita ad attivare ciò che di più semplice ci sia per rendere partecipi i cittadini della vita istituzionale.
La seconda è invece sullo stato dell'arte del “Piano per l'efficienza energetica degli edifici comunali". In sede di approvazioni del bilancio consuntivo del 2008, Rifondazine Comunista propose e il consiglio comunale (all'unanimità) approvò, impegnando dunque la giunta a partire dal 2008, ad avviare un piano di efficienza energetica degli edifici comunali con l'obbiettivo di minimizzare i costi delle utenze elettriche e di riscaldamento, di ridurre le emissioni di CO 2 e quindi l'inquinamento ambientale. Il primo passo di questo piano sarebbe stato l'affidamento ad una ESCo
(Energy Service Company) dell'incarico di redigere una diagnosi energetica dei principali edifici comunali (municipio, rocca, scuola dell'infanzia, ecc.) e un piano di ristrutturazione energetica.
In entrambi i casi, vi sono impegni ufficiali che sono rimasti buone intenzioni. Ma si sa, di buone intenzioni è lastricata la via per l'inferno...
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