"Esci partito dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada" Majakovskij

Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Circolo "Lucio Libertini" Montecchio Emilia
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25 maggio 2012

Riassesto idrogeologico e prevenzione

Le recenti scosse di terremoto che hanno sconvolto il tessuto sociale ed economico della zona tra Modena e Ferrara, arrivando a colpire, in modo fortunatamente più lieve, anche alcuni comuni della bassa reggiana, riportano di attualità alcune problematiche legate alle calamità naturali che di frequente colpiscono il nostro Paese.
Alluvioni e terremoti, negli ultimi anni, si sono portati via vite umane, attività produttive, elementi dell'identità del territorio. E come tutti sappiamo, il processo delle ricostruzioni non solo è lento ma troppo spesso infangato da inchieste giudiziarie che puntualmente arrivano e certificano speculazioni, corruzioni, appropriazioni indebite di denaro pubblico. La sensazione dei cittadini è che oltre al danno subito, arriva puntuale anche la beffa di tempi biblici e truffe per cui il ritorno ad una vita dignitosa è ulteriormente ostacolato.
Purtroppo le calamità naturali accadono e solo in parte sono prevedibili, ma tutti gli esperti sono unanimemente concordi nel sostenere che è necessario fare prima di tutto delle opere di prevenzione, di cura del territorio al fine, se non di evitare, almeno attenuare eventuali danni a cose e persone, e di fare quella necessaria formazione dei cittadini affinchè sappiano affrontare l'emergenza.
E' in considerazione di tutto ciò e, a maggior ragione, per quanto accaduto alcuni giorni fa a poco più di 50km da Montecchio, che Rifondazione Comunista chiederà quanto prima all'Amministrazione cosa fa e cosa ha eventualmente già fatto per prevenire che eventuali esondazioni dell'Enza o che un evento sismico di forte magnitudo creino danni ingenti o irreparabili e cosa fa rispetto alla sicurezza dei cittadini. Chiederemo se esiste un piano di evacuazione e qual è lo stato degli edifici pubblici, in particolare delle scuole.
Riteniamo, infatti, che se ci sono ancora cose da fare rispetto alla cura del territorio, alla manutenzione degli edifici pubblici, alla formazione dei cittadini, sia prioritario investire in prevenzione piuttosto che allargare il paese con nuove aree edificabili e con la nuova tangenziale, che, per altro, andrebbe ad inserirsi in modo "aggressivo" nel nostro paesaggio agrario e a pochi metri dal letto del torrente Enza.

24 maggio 2012

Cassa di resistenza per le vittime del terremoto in Emilia

IL PRC ORGANIZZA UNA CASSA DI RESISTENZA PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLE AZIENDE COLPITE E PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME. AL TERREMOTO RISPONDIAMO CON LA SOLIDARIETA': NESSUNO DEVE ESSERE LASCIATO SOLO.

Dopo L'Aquila e la Liguria dove siamo intervenuti con aiuti concreti portando beni di prima necessità e braccia per la manovalanza e dopo aver contribuito all'organizzazione ed al sostegno dei lavoratori in lotta con presidi per difendere le proprie aziende dal rischio di chiusura, oggi ci troviamo ad affrontare un'altra emergenza.

In un territorio già duramente colpito dalla crisi, è arrivato anche il terremoto, che ha distrutto o fortemente compromesso intere aziende.

Se le istituzioni e la protezione civile hanno gestito sapientemente l'emergenza, da domani se ne prospetta un'altra: quella economica.

Per questo il Prc dell'Emilia-Romagna, in collaborazione con le Federazioni provinciali di Ferrara e di Modena, ha organizzato una cassa di resistenza per dare solidarietà attiva alle lavoratrici ed ai lavoratori le cui fabbriche sono state distrutte dal terremoto, nonché alle famiglie dei lavoratori rimasti uccisi dai crolli.

I versamenti potranno essere effettuati sul conto corrente del Prc Emilia-Romagna:

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

Via Menganti 8 - 40133 Bologna

IT 06 L 02008 12932 000003118146

causale: cassa resistenza terremoto

Per ulteriori informazioni potete contattare Elisa Corridoni al 347 1340481 o la segretaria della Federazione di Ferrara, Irene Bregola al 333 4379450, o il segretario della Federazione di Modena, Stefano Lugli al 320 4244653.

Nando Mainardi, segretario regionale Prc Emilia-Romagna
Irene Bregola, segretaria provinciale Prc Ferrara
Stefano Lugli, segretario provinciale Prc Modena

10 maggio 2012

Montecchio​, un'altra tangenzial​e per togliere il traffico dal centro?



Nei giorni scorsi è stato presentato alla stampa il nuovo tratto di tangenziale, dopo l'approvazione in consiglio comunale dell'avvio dell'iter per i lavori.
In consiglio abbiamo già detto, attraverso la nostra consigliere Giorgia Riccò, che questa opera, con la quale ci offriamo di dare attuazione alla fantomatica via Emilia bis, che nessuna amministrazione ha mai voluto accollarsi, ci convince poco.
Le domande che poniamo pubblicamente al Sindaco sono: 
  1. A noi risulta che il traffico sia di 177 mezzi pesanti e 8 mila mezzi leggeri al giorno in ingresso/uscita dal paese. Perchè alla stampa si è parlato di 500 mezzi pesanti e 10 mila mezzi leggeri?
  2. Assunto che si possa fermare il traffico di mezzi pesanti attraverso il divieto di transito, come si pensa di deviare il traffico di mezzi leggeri che con la nuova tangenziale, sulla tratta Reggio-Parma (senza considereare il caso estremo della tratta S. Ilario-Parma) farebbero 5.14 km (4 rotonde) invece degli attuali 2.84 km (2 rotonde)?
  3. Perchè si vuole che Montecchio diventi il fulcro di una via Emilia bis, col rischi oggettivo che invece di allontanare il traffico da Montecchio lo si attiri?
  4. Non sarebbe meglio usare i soldi destinati per quest'opera che riteniamo inutile (perchè negativa nel rapporto costi/benefici) per la sistemazione delle reti stradali, ciclopedonali, fognarie e di canali del paese?
  5. Perchè, per ridurre il traffico privato, invece di aumentare le strade non si pensa a potenziare il servizio di trasporto pubblico (in provincia decisamente bistrattato)?
  6. Come è possibile appoggiare questa opera e contemporane sottoscrivere la carta di Matera in cui si dice che "Occorre porre un freno ad un uso dissennato e confuso del suolo agrario soprattutto determinato dalle azioni non programmate delle opere di urbanizzazione, in particolare per centri commerciali e capannoni industriali. [..] Occorre preservare l’agricoltura, il peculiare ed inconfondibile paesaggio agrario, oggi più che mai identificabile con il bene ambientale di tutto il Paese."?
Restiamo in attesa di risposte.

05 maggio 2012

12 Maggio, manifestazione della Federazione della Sinistra contro il Governo

 
Crescono le adesioni all’appello della Federazione della Sinistra, lanciato in occasione della manifestazione nazionale organizzata per sabato 12 maggio a Roma - dalle 14, con un corteo da Piazza Repubblica al Colosseo - contro il governo Monti, alla quale parteciperanno Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, e Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani.
Tra i primi firmatari del testo ci sono infatti: Vittorio Agnoletto, Marco Bersani, Giorgio Cremaschi, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Margherita Hack, Alberto Lucarelli, Citto Maselli, Ugo Mattei, Nicola Nicolosi, Valentino Parlato, Franca Rame, Gianni Rinaldini, Vauro Senesi.

Di seguito il testo completo dell’appello, con tutti i primi firmatari, in allegato la locandina della manifestazione del 12 maggio:

A P P E L L O: GRIDIAMOGLIELO IN PIAZZA!!

Mai come in questo momento la Costituzione della Repubblica rischia di essere travolta a partire dall’articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".

Il valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni al sistema istituzionale del nostro Paese. Il Governo Monti, pur formalmente legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce al di fuori di un mandato popolare. L'introduzione del vincolo del pareggio di bilancio subordina l'esigibilità dei diritti sociali e alla salute, all'istruzione, alla previdenza e all'assistenza alle "superiori" ragioni del mercato. La riforma del lavoro, con lo svuotamento dell'articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di destrutturazione per l'attacco portato dal governo Berlusconi alla contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale. Queste politiche sono tanto inique socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e stanno portando il paese in un baratro senza precedenti. Opporsi a queste politiche e concorrere alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito urgente che abbiamo tutti noi, in Italia ed in Europa. Un'alternativa che contrasti effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per distruggere i diritti sociali. Un'alternativa volta a redistribuire la ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare ed estendere il sistema di welfare. Un'alternativa che si fondi sulla centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura, ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione. Un'alternativa all'insegna di politiche di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica diminuzione delle spese militari.

Per queste ragioni, facciamo appello a scendere in piazza il 12 Maggio a Roma. Contro il governo Monti, le politiche della BCE, della UE e il Fiscal Compact.

Per difendere la democrazia, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la Costituzione, per l’Europa sociale.

Vittorio Agnoletto, Sandra Amurri, Cesare Antetomaso, Giorgio Arlorio, Glauco Benigni, Paolo Berdini, Marco Bersani, Ciccio Brigati, Benedetta Buccellato, Loris Campetti, Francesco Caruso, Antonio Castronovi, Adelmo Cervi, Alessio Ciacci, Paolo Ciofi, Giorgio Cremaschi, Ciro D’Alessio, Roberto D’Andrea, Dante De Angelis, Walter De Cesaris, Paolo Di Vetta, Mario Dondero, Riccardo Faranda, Amedeo Fago, Anna Fedeli, Gianni Ferrara, Agostino Ferrente, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Carlo Guglielmi, Margherita Hack, Beniamino Lami, Mimmo Loffredo, Alberto Lucarelli, Gianni Lucini, Fabio Massimo Lozzi, Bartolo Mancuso, Citto Maselli, Magda Mercatali, Ugo Mattei, Dino Miniscalchi, Roberto Musacchio, Loretta Mussi, Giovanni Naccari, Giorgio Nebbia, Carla Nespolo, Nicola Nicolosi, Fulvio Vassallo Paleologo, Valentino Parlato, Ciro Pesacane, Ulderico Pesce, Francesco Piccioni, Vito Francesco Polcaro, Gabriele Polo, Pierpaolo Pullini, Franca Rame, Gianni Rinaldini, Annamaria Rivera, Alessandro Rossetti, Franco Russo, Nino Russo, Adriano Sgrò, Vauro Senesi, Marino Severini, Fabrizio Tomaselli, Vittorio Vasquez e il gruppo consiliare Napoli è Tua.

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