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Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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02 febbraio 2009

Rifondazione Comunista sul risultato delle primarie del PD montecchiese

A conclusione delle Primarie indette dal Partito Democratico per scegliere chi dovrà essere il prossimo candidato sindaco, Rifondazione Comunista può fare una prima valutazione politica a partire dalla scelta operata dai cittadini che hanno votato in larghissima misura Paolo Colli.

Se finora, come forza politica, non ci siamo mai permessi di intervenire nel merito e nel metodo del percorso dei democratici, a conclusione delle primarie, ora ci sentiamo di congratularci con il futuro candidato Colli. Riteniamo che i cittadini che si sono recati ai seggi allestiti dal partito abbiano voluto dare un messaggio chiaro preferendo Colli all’altro candidato Azio Minardi, erede e continuatore, a nostro parere, dell’attuale amministrazione. Evidentemente la scelta è ricaduta su un esponente autorevole del partito, con una certa esperienza nell’ambito degli enti locali e che, al contrario di Minardi, rappresenta un elemento di discontinuità rispetto alla Giunta del sindaco Giglioli.

In considerazione di questo, Rifondazione Comunista saluta con favore il risultato raggiunto da Colli e rinnova la propria disponibilità al dialogo e al confronto sui programmi e sui metodi, nel segno di un reale rinnovamento della politica territoriale a Montecchio.

A margine della nostra valutazione politica sul risultato delle primarie, vogliamo intervenire sull’episodio accaduto sabato pomeriggio e che ha coinvolto in prima battuta Paolo Colli, accusato di aver voluto allontanare una ragazza italo-araba che avrebbe prestato opera di volontariato ai seggi.

Apprendiamo dell’episodio dai quotidiani locali e non siamo dunque testimoni dell’accaduto, ci limitiamo per tanto a fare due valutazioni.

La prima riguarda il metodo. Una consultazione elettorale legittima necessita di un organo organizzativo e uno di controllo; i due devono condividere e concordare sul metodo della consultazione affinché non vi siano contestazioni e irregolarità. Ciò che emerge dai giornali invece è che, al contrario, questa condivisione all’interno del PD non vi sia stata, generando così l’episodio.

Non intravvediamo elementi di razzismo nell’esclusione della giovane ai seggi avendo stima e fiducia che nessuno dei due candidati (Colli e Minardi) avrebbe permesso che la ragazza fosse discriminata, ma piuttosto ci sembra di poter intravvedere delle incomprensioni in capo all’organizzazione.

Nel merito, vorremmo esprimere apprezzamento per le Primarie montecchiesi che hanno visto la partecipazione di un buon numero di migranti denotando un primario interesse da parte loro ad essere partecipi della vita del paese segnando un passo importante verso il coinvolgimento ai processi democratici di tutti i cittadini presenti sul territorio, nessuno escluso.

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